FUSESE – Fondo per la creazione d’impresa

FUSESE è il “Fund for Self Employment and Self Entrepreneurship”, un Fondo strategico della Regione Calabria per consentire l’accesso semplificato alle risorse finanziarie necessarie all’avvio d’impresa per disoccupati e soggetti svantaggiati.
FUSESE

FUSESE è il nuovo bando promosso dalla Regione Calabria, acronimo di “Fund For Self Employment and Self Entrepreneurship” e dedicato alla creazione di  un nuovo fondo strategico atto a consentire l’accesso semplificato alle risorse finanziarie necessarie per l’avvio d’impresa da parte di soggetti svantaggiati e molto svantaggiati come ad esempio i disoccupati di lunga durata. Il punto di forza, oltre ovviamente la dotazione finanziaria elevata pari a € 43.135.700,00, sta anche negli importi erogabili ai beneficiari, pari a € 78.000 per imprese individuali ed € 148.000,00 per società di persone.

Il bando, consentirà quindi ai disoccupati di accedere ad una forma di finanziamento agevolata con un contributo a fondo perduto del 50% e la restante parte erogata con un finanziamento a tasso zero.

Cosa puoi fare con Fusese?

E’ possibile avviare attività di produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca e dell’acquacoltura, nonché attività di servizi compresi quelli turistici e attività di commercio. Rimangono escluse dal finanziamento le attività agricole.

Il fondo, prevede un massimo di € 78.000 per imprese individuali e € 148.000 per le società di persone, erogati mediante un finanziamento a Tasso Zero ed un contributo a fondo perduto pari al 50%.

Il bando, prevede un contributo incluso nel massimale di spesa pari a massimo € 2.000 per supporto specialistico per attività di tutorship e mentorship così da facilitare ancor di più l’avviamento d’impresa.

Quali sono le spese ammissibili?

FUSESE ammette a finanziamento per l’avvio d’impresa le seguenti spese sostenute direttamente dai soggetti realizzatori a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda:

  • Opere murarie, in misura non superiore al 50 % dei costi totali ammissibili;
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuove di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività gestionale del proponente, ed esclusi quelli relativi all’attività di rappresentanza, nonché mezzi mobili elettrici strettamente connessi al ciclo di produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
  • costi di investimento immateriali: brevetti licenze, know- how o altre forme di proprietà intellettuale.
  • spese per consulenze legali, spese per studio di fattibilità, parcelle notarili e spese relative a perizie tecniche o finanziarie, nonché le spese per contabilità o audit, se direttamente connesse all’operazione cofinanziata e necessarie per la sua preparazione o realizzazione, entro il limite del 2% dei costi totali ammissibili;

Si fa inoltre presente che per le spese ammissibili di cui alla lettera c vanno rispettate le seguenti condizioni cumulative:

  • sono utilizzati esclusivamente nello stabilimento beneficiario degli aiuti;
  • sono ammortizzabili;
  • sono acquistati a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
  • figurano all’attivo dell’impresa beneficiaria dell’aiuto e restano associati al progetto per cui è concesso l’aiuto per almeno tre anni.

Per quanto riguarda le spese di capitale, le spese ammissibili da intendersi fino al 25% dei costi totali ammissibili, sono le seguenti:

  • materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo;
  • utenze relative alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale di investimento;
  • canoni di locazione relativi alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale;
  • costi di consulenza (diversi da quelli di cui al punto 1 lett. d) precedente ed esclusivamente aventi carattere continuativo);
  • costi generali.

Non è comunque possibile, in alcun modo, ammettere a finanziamento tramite il bando FUSESE le seguenti spese:

  • le spese per acquisto di immobili e terreni;
  • macchinari, impianti e attrezzature usati;
  • le spese relative a imposte e tasse, fatte eccezione per gli oneri doganali relativi ai beni ammissibili in quanto costi accessori dei beni stessi e, in quanto tali, capitalizzati;
  • le spese relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria o con la formula del contratto “chiavi in mano;
  • le spese relative a fornitura di beni e servizi da parte di amministratori, soci, dipendenti del soggetto proponente o loro parenti ed affini entro il terzo grado nonché di eventuali partner, sia nazionali che esteri, società nella cui compagine siano presenti, anche in forma indiretta e cioè come soci di altre società, i soci o gli amministratori del beneficiario o loro parenti ed affini entro il terzo grado;
  • i pagamenti effettuati mediante modalità di pagamento diverse da quelle consentite dalle disposizioni;
  • i titoli di spesa di importo inferiore a 500,00, IVA esclusa ad esclusione delle utenze;
  • i contributi in natura;
  • i costi di personale per lavori in economia, l’auto-fatturazione;
  • l’IVA, fatta eccezione per il caso in cui la stessa non sia integralmente recuperabile.

Chi può usufruire del finanziamento?

E’ possibile presentare domanda di ammissione a finanziamento per l’avvio d’impresa tramite il bando FUSESE per le seguenti categorie:

  • Nel caso di società:
    • Imprese costituite sotto forma di società di persona e che non abbiano emesso la prima fattura di vendita/scontrino/ricevuta. Le società di persone dovranno esser composte per almeno la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione da soggetti aventi i requisiti di ammissione al bando;
    • Imprese non costituite, che si impegnano a costituirsi sotto forma di società di persona, composte per almeno la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione da soggetti aventi i requisiti di ammissione al bando;
  • Nel caso di Lavoro autonomo/Ditte individuali:
    • titolari di partita iva che non abbiano emesso la prima fattura di vendita/scontrino/ricevuta;
    • persone fisiche che intendono avviare una attività di lavoro autonomo/dita individuale;

E’ doveroso specificare che nel caso di imprese non ancora costituite, i soggetti beneficiari si impegnano alla costituzione di un’impresa rientrante nella definizione di Piccola Impresa (così come previsto dall’Allegato 1 del Reg. 651/2014) entro 30 giorni dalla comunicazioneNel caso la domanda di finanziamento sia presentata per l’avvio di una attività di lavoro autonomo/ditta individuale, ai fini della costituzione dell’impresa si farà riferimento alla data di apertura della partita IVA.

In ogni caso, i beneficiari dovranno appartenere ad una delle seguenti categorie:

  • “Lavoratore Svantaggiato”: rientra in tale categoria chiunque soddisfi, alla data di presentazione della domanda, una delle seguenti condizioni:
    • non avere un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
    • avere un’età compresa tra i 15 e i 24 anni (nel rispetto della legislazione italiana);
    • non possedere un diploma di scuola media superiore o professionale (livello ISCED 3) o aver completato la formazione a tempo pieno da non più di due anni e non avere ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito;
    • aver superato i 50 anni di età; o essere un adulto che vive solo con una o più persone a carico;
    • essere occupato in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato;
    • appartenere a una minoranza etnica di uno Stato membro e avere la necessità di migliorare la propria formazione linguistica e professionale o la propria esperienza lavorativa per aumentare le prospettive di accesso ad un’occupazione stabile.
  • “Lavoratore Molto Svantaggiato”: rientra in tale categoria chiunque soddisfi, alla data di presentazione della domanda, una delle seguenti condizioni:
    • lavoratore privo da almeno 24 mesi di impiego regolarmente retribuito;
    • lavoratore privo da almeno 12 mesi di impiego regolarmente retribuito che appartiene a una delle categorie di cui alle lettere da b) a g) della definizione di “lavoratore svantaggiato”.
  • “Status di disoccupato”: la condizione di “non occupazione” è riferita a chi non svolge attività lavorativa, in forma subordinata, parasubordinata o autonoma. Ma è riferibile anche a coloro che, pur svolgendo un’attività lavorativa, ne ricavino un reddito annuo inferiore al reddito minimo escluso da imposizione fiscale:
    • per il lavoro subordinato o parasubordinato 8.500 euro;
    • per il lavoro autonomo (anche autonomo occasionale) 5.500 euro.

    Queste condizioni sono quindi compatibili con lo stato di disoccupazione e consentono di mantenerlo.

Qualche dubbio? Chiedici pure quel che vuoi.

Ti stai chiedendo come accedere ai finanziamenti del bando FUSESE? Qualora necessitassi di ulteriori informazioni, di aiuto nella fase di compilazione della domanda o più semplicemente di approfondire la tua idea imprenditoriale al fine di renderla perfetta, ti basterà compilare in tutti i suoi campi il seguente modulo prestando attenzione alle informazioni che ti vengono richieste e rispettando le modalità di invio dei files.

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